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La storia di questo gruppo inizia nell’estate 2019.


Un gruppo di 16 ragazzi provenienti da società diverse si incontrano e iniziano a contaminarsi a vicenda: partendo da abitudini di allenamento diverse e ritmi di gioco differenti, questi giovanotti iniziano a lavorare insieme cercando di incastrarsi l’un l’altro e di adattare caratteristiche tecniche ad una tattica di gioco efficace, che permetta a tutti di crescere per il bene della squadra.


Sin dagli esordi, lo staff aveva intuito le potenzialità di questo gruppo che, oltre alle caratteristiche fisiche oggettivamente promettenti, poteva contare su aspetti caratteriali solidi e una forte – ma sana competitività.
Nessuno, però, avrebbe mai immaginato quello che sarebbe successo nei mesi a venire.
La squadra inizia dunque a lavorare e macinare ritmo: tra vari assestamenti a livelli di gioco e dedizione da parte di staff e giocatori nella costruzione di obiettivi comuni, si arriva alla prima vittoria di spessore, al primo trofeo, a conferma del valore di questo gruppo: primo posto alla Bioton Cup, torneo riservato alle migliori squadre del Triveneto. A consegnare la coppa alla squadra di Coach Bergo una finale rocambolesca nella quale, nel primo set, era scesa in campo proprio la panchina.
Con la coppa in mano e i sorrisi stampati sul viso lo staff (prima dei ragazzi) ha iniziato a vedere davanti a sé un orizzonte un po‘ più definito e, forse, un obiettivo un po’ meno lontano di quando si potesse pensare: la partecipazione alle finali nazionali, un sogno nel cassetto per qualsiasi giocatore e allenatore.


In un cielo dipinto di sogni sempre più concreti, però, iniziano a presentarsi alcune nuvole: sono i primi mesi del 2020 e i telegiornali danno la notizia di un virus che da lì ai prossimi mesi ci avrebbe rinchiuso in casa, togliendo la possibilità ai ragazzi di allenarsi in presenza.
La squadra non si scoraggia e quindi, computer e smartphone alla mano, inizia ad allenarsi da casa per mantenersi in forma e tenere il gruppo unito, sotto la guida di Luca Bergo e Alice.


Ecco che le nuvole che prima si erano formate sopra la testa di tutti iniziano a farsi più intense e, cariche di pioggia, tuonano dove un attimo prima splendeva il sole. È luglio 2020, ci lascia la colonna portante di questa società e di questa squadra: Fabrizio Beltramin.


Il segno che lascia questa perdita è profondo, e tocca i cuori di tutti, soprattutto di chi lo vedeva costantemente in palestra, come questi ragazzi. La squadra si rimbocca le maniche, ora c’è un obiettivo in più: uno di quelli che non si dichiarano. Uno di quelli che si devono a chi ti ha aiutato ad
arrivare dove sei e servono per dimostrargli che aveva ragione ad aver creduto in te.


Passa l’estate e finalmente si inaugura l’anno sportivo 2020/2021, che diventa ben presto costellato di difficoltà sia riguardo la possibilità di allenarsi, sia di iniziare i campionati.
Nonostante le incertezze la squadra continua a prepararsi per poter realizzare quel sogno nel cassetto che ben presto diventoa virale nell’immaginazione di tutti: oltre allo staff i giocatori, i genitori e tutti
i supporters si augurano di entrare in scena nel palcoscenico più bello.


Si inizia, dopo tanto sperare, a giocare. Partita dopo partita il gruppo aggancia il primo posto in classifica e arriva a giocarsi un’importante finale provinciale: un buon piatto sì, ma da considerarsi un antipasto per questa squadra affamata. Arriva la vittoria – tutt’altro che semplice – per 3-0 contro Valsugana Volley, che dà il là alla fase regionale, dove il livello cresce e non d poco rispetto al precedente.


Anche qui però non c’è spazio per gli indugi e con il ritmo nelle gambe il treno Aduna Volley arriva alla finalissima: è il 19 Luglio 2021 è dall’altra parte del campo c’è un habitué dell’evento: Volley Treviso, avversaria tosta sia sulla carta che in campo. Il match termina infatti con un cocente 3-0 per
i trevigiani, che portano a casa la coppa.


La medaglia d’argento consente comunque alla squadra di partecipare alle finali nazionali, disputando però una fase interregionale. Gli ostacoli, questa volta, sono ben due: Modena Volley, realtà che non
ha bisogno di presentazioni per la sua storia pallavolistica, e Prata di Pordenone (la cui prima squadra partecipa al campionato di A3).
Nonostante nomi e divise importanti Aduna è tutt’altro che timida e mette in campo una prestazione mostruosa contro i modenesi, vincendo con un netto 3-0. Ancora calda dalla prima sfida la squadra replica il risultato contro Prata.: altro 3-0, primo post del triangolare interregionale conquistato.

L’accesso alle finali nazionali è ora realtà: dopo un inseguimento appassionante ed appassionato, ora il sogno è finalmente acciuffato.
Un po’ di meritati festeggiamenti e poi di nuovo sotto con gli allenamenti: il 5 luglio 2021 si parte alla volta di Alassio (Liguria) per la prima fase di queste finali. Le avversarie sono Materdomini e Volley Torino.

La squadra è emozionata, gioca ma non è incisiva, e così si fa scivolare la possibilità di gareggiare tra le prime quattro: è semifinale per il 5/8 posto. Nonostante il rammarico per aver mancato di un soffio i primi quattro, come ormai abituati i ragazzi rialzano la testa, riaggiustano le ginocchiere e proseguono il loro percorso: c’è un quinto posto da conquistare, e non è sicuramente roba da poco.


Le avversarie di turno? Altre due realtà che non serve di certo presentare: Lube Volley e Trentino Volley, le cui prime squadre militano nel campionato di Superlega. Aduna Volley davanti questi giganti soffre ma non ha paura, stringe i denti e ottiene due vittorie sostanziose che fanno alzare la metaforica coppa da quinti classificati a livello nazionale, ma soprattutto il morale per aver giganteggiato davanti due squadre forti e rinomate.
Aduna Volley è quinta in Italia, dopo una cavalcata entusiasmante, a tratti commovente.

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